martedì 3 luglio 2012

Come scegliere un corso di counseling


Le scuole di Counseling sono tutte uguali?
Suggerimenti per scegliere il meglio ed esserne ricompensati.

Molto spesso mi chiedono: “ci sono molti corsi di Counseling in Italia, io vorrei il meglio per me…come posso scegliere?”
Certo, essendo io il direttore di un corso di Counseling sarò sicuramente di parte, ma voglio comunque provare a fornire alcune idee per una scelta consapevole, visto che intorno al counseling ormai ci sono tante voci e proposte che possono disorientare chi voglia accingersi a fare una scelta formativa. 
La cosa più importante è operare dei confronti, e naturalmente sapere quali criteri applicare nel confrontare varie proposte formative. Per queste ragioni cercherò di fornire alcune indicazioni utili.
La storia del Counseling nel nostro paese inizia nei primi anni ’80, sono gli anni in cui l’Aspic inaugura il primo corso di formazione in counseling in Italia (1984) ed in seguito la pratica e l’insegnamento costituirà l’impegno di altre scuole presenti sul territorio nazionale, come l’IFREP a Roma e l’Istituto Change di Torino. 
Queste sono realtà che hanno una lunga tradizione non solo in ambito formativo, ma anche nel campo della ricerca e applicazione nel settore.
Oggi in Italia si contano sulle dita di una mano le realtà che possono vantare una consolidata esperienza e una valida struttura organizzativa in grado di erogare formazione di qualità.

Negli anni sono nate e nascono continuamente “scuole” “istituti” e “corsi” di dubbia serietà. Si tratta di un fenomeno notevole, basti pensare che secondo uno studio dell’ISFOL già nel 2005 l’80% delle scuole di counseling in Italia erano nate negli ultimi 6 anni.

Come mai tanto sviluppo?
I fattori sono sicuramente molteplici. Certamente il settore si presta facilmente alle mire di molti business man che percepiscono l’universo del Counseling come una possibile fonte di profitto. Cosa rende il settore così attraente?
- Chi vuole iscriversi a un corso di counseling è per lo più motivato dal bisogno di imparare un mestiere e dall’idea romantica di poterlo fare aiutando gli altri: un’ottima leva commerciale!
- Per avviare un corso di counseling si possono reclutare docenti non esperti a costi bassissimi e prendere in affitto delle aule solo per i giorni di lezione: in pratica nessun investimento!
Risultato: business assicurato!

Tutto ciò porta alla nascita di corsi improvvisati, con poca sostanza e ancor meno esperienza.
Solitamente hanno una linea di marketing aggressiva e altisonante ed esibiscono dubbi accreditamenti ad albi o addirittura patrocini e convenzioni di stato e regioni. Per non parlare di quelle che arrivano a scrivere di essere convenzionate con l’università per fregiarsi di un titolo quando in verità si tratta di semplici convenzioni di tirocinio!
Counseling OpenDay 2011 al museo V. Colonna

Quello che suggerisco quando si sceglie una scuola di counseling, è di assicurarsi che:
-  L’ente che organizza il corso sia autorevole ed abbia prestigio nel settore. Per verificarlo informatevi sulla storia dell’organizzazione. Il prestigio del diploma in un settore delicato e in rapido sviluppo può fare la differenza nel successivo inserimento professionale!
-  Il riconoscimento di cui si fregia abbia un reale valore sul mercato o sono specchi per le allodole? E’ bene ricordare che il counseling è una professione non regolamentata dallo stato e il solo accreditamento sensato che la scuola può offrire riguarda l’associazione di liberi professionisti cui fa riferimento. In Italia le più accreditate sono CNCP, Sico, Reico, Assocounseling e poche altre.
-  Che il percorso di studi sia almeno triennale per complessive 450 ore di formazione erogate secondo lo standard Europeo stabilito dall’E.A.C. European Association for Counselling che permette il riconoscimento del percorso a livello europeo.
-  Che l’organizzazione abbia all’attivo una cospicua produzione scientifica come libri, articoli e riviste di settore (Per esempio l’ASPIC ha una collana di oltre 140 titoli sul tema del counseling e della psicoterapia arricchitasi in oltre 25 anni di ricerche).
-  Abbia almeno una sede reale con un numero di telefono fisso e di fax oltre al sito e al cellulare!
-  Informarsi se esistono o no altre sedi in Italia.
-  Che siano presenti nello staff diverse figure professionali tra cui counselor, psicoterapeuti, laureati in scienze della formazione, in scienze sociali ma anche avvocati ed altre figure “non psi”.
-  Che sia accreditata ad una associazione di categoria seria (in Italia che ne sono 4/5: CNCP, Sico, Reico, Assocounseling, ecc.)
-  Che nel programma NON ci siano continui riferimenti a tematiche psicologiche (a meno che tu non sia uno psicologo e stia cercando un corso di counseling psicologico ma questo è un altro tipo di corso e deve essere di esclusivo per psicologi e studenti di psicologia).
-  Che i docenti siano esperti in counseling e non solo psicoterapeuti, psicologi, filosofi, ecc.
-  Che il pagamento sia rateale e che non ci sia l’obbligo di pagamento dell’intero corso qualora riteniate inutile continuare a frequentarlo. Per quanto riguarda i costi non fatevi ingannare da quei percorsi formativi che hanno un costo molto competitivo ed inferiore alla media del mercato: quello che risparmiate nella vostra formazione non lo recupererete nella vostra futura professione!

Esaurite tutte le vostre curiosità e domande:

-  Chiedete se terminato il percorso hanno in mente un modo per aiutare gli allievi ad inserirsi professionalmente.
-  Chiedete se è possibile frequentare oltre ad un semplice incontro di presentazione anche altre attività della scuola.
-  Chiedetevi se gli organizzatori siano o no esperti in counseling ossia se lavorano con successo da almeno 5 anni nel settore.

Infine valutate se vi sentite a vostro agio e attenti alle manipolazioni...il mondo è pieno di bravi venditori...specialmente in tempi di crisi!

Dr. Raffaello Caiano
Presidente ASPIC Pescara


2 commenti:

  1. sarebbe interessante un confronto su questo tema
    Anche io ho scritto un articolo a riguardo offrendo un altro punto di vista:
    http://www.movimente.it/category/counseling/come-scegliere-una-scuola/

    buon lavoro!

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  2. Molto interessante (e ben curato) il tuo articolo che mette l'accento sul processo formativo, gli aspetti metodologici e relazionali. Chi ha esperienza nel settore sa quanto sono importanti.
    Sono due articoli complementari... quindi perché non leggere entrambi?!

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