lunedì 31 dicembre 2012

Tempo di bilanci...

Con la fine dell'anno le Pillole compiono 3 mesi!
Sono giovani, ma qualche bilancio si può già fare...

Vediamo...



Pagine più visitate:

  1. Gestione del tempo (66)
  2. Autostima (43)

Regolare... le pagine create per prime hanno accumulato più click.



Miglior rapporto di visite nel tempo:

  1. Ottimismo (1,53)
  2. Coppia (1,06)
  3. Gestione del tempo (0,75)

Interessante... Sembrerebbe che siano questi gli argomenti preferiti!



"Bene... ora a che servono queste statistiche?" ...potrai chiederti.
No. Non è questione di numeri.
Ogni click è un'azione. E un desiderio. Forse.
Servono ad una sola cosa: capire in che direzione proseguire!


Le azioni sono importanti, ...come i desideri.


Ti auguro un ricco 2013!

sabato 29 dicembre 2012

I tuoi Obiettivi per il 2013!

Puoi lasciar perdere tutta quella serie di cose che ti sei promesso e ripromesso di fare.

Se vuoi girare pagina allora devi lasciarti qualcosa alle spalle, e guardare avanti!


Il raggiungimento di un traguardo è l’esito di un processo a step successivi.

Normalmente gli step si susseguono in modo spontaneo e armonico. Quando non si riesce a raggiungere un traguardo significa che gli step non erano in una buona successione, un passaggio ha avuto esito negativo o l'attenzione è finita su altro lasciando tutto in sospeso.

Ognuno ha potenzialità più ampie di quanto ne richiede il contesto, di quante ne utilizza ...e ne vede! Una giusta 'educazione' può sempre tornare utile...
Se vuoi raggiungere un traguardo è importante identificare e riconoscere i passaggi necessari, specie quelli delicati. Spesso vengono affrontati con poca motivazione perché considerati al di sopra delle proprie capacità.
Questa Pillola è utile per farli emergere. Una volta che li trovi potrai comprenderne la struttura, modificarli, arricchire il tuo bagaglio di capacità e comportamenti utili.

Qualcuno ha chiesto Pillole più lunghe: quale occasione migliore per inserire una quarta pagina se non l'anno nuovo?! C'è anche un piccolo restyling...

La Pillola 7 ti darà una prospettiva parziale, ma essenziale, del tuo progetto.
Hai davanti a te 365 modi per realizzarlo!


In bocca al lupo! ;-)


Pillola 7



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domenica 16 dicembre 2012

Ottimismo: il tuo meteo gratis!

Anche oggi guaderai il meteo (o l'oroscopo) per vedere se splenderà il sole?
Se vuoi sapere come è la giornata che ti aspetta - se non ti accontenti di una risposta plausibile – allora forse sei alla ricerca della risposta migliore!

Ma se vuoi una giornata migliore... amico, ne hai tutto il diritto! Questa è la tua Pillola! Oggi è il tuo giorno fortunato!

Guarda i tuoi simili. Sono come te, hanno le tue stesse capacità, ma... sembrano più fortunati di te?!
Ok... Puoi fare due cose: una è fare pensieri come "è sempre la stessa storia...", "non ce la farò mai", "è tutta colpa mia!". Questi pensieri probabilmente provocheranno frustrazione e risentimento.
L'altra è essere come i tuoi simili. Al tuo posto, forse penserebbero: "sono sicuro che la prossima volta andrà meglio!", "se è andata così è perché ero stanco", "ho fatto tutto ciò che ho potuto".


L'ottimismo è proprio questo: mettere più zucchero nel caffè, renderlo più dolce. Hai bisogno di tre zollette:


1. tutto passa: ogni evento negativo è destinato a finire;
2. tutto è limitato: le cause degli eventi sono circoscritte nello spazio, nel tempo;
3. non tutto dipende da te: ma dismettere pensieri che non ti aiutano, sostituirli con altri più funzionali... quello sì, dipende da te!

Non cambiare. Niente espiazioni... né rinunce! Il tuo segreto è spostare l'attenzione.

Tieni a mente: sei sempre libero di fare inversione a 180° e provare a guardare il flusso dei tuoi pensieri.
...Fatto!

Pillola 6



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sabato 1 dicembre 2012

De-finire la crisi

In questa pillola non si parla di sviluppo personale ma di come superare un evento stressante, che sia collegato al vivere quotidiano (life events) o straordinario (come un incidente, una malattia, una violenza, una calamità).

Per evento stressante si intende un fatto che altera le certezze e la normale prospettiva di vita richiedendo l'investimento di molte energie per attuare un nuovo adattamento funzionale.

Questo è il caso in cui ci si può rivolgere al counseling, tuttavia questa pratica in Italia gode ancora di poca visibilità, come del resto la psicologia.
La maggior parte delle persone in caso di life events si affida alle proprie capacità di fronteggiamento (copingo al supporto di parenti o amici (che è comunque un'ottimo passo!).

In base a cosa accade, ristabilire un funzionamento ottimale e il proprio benessere (un pieno equlibrio bio-psico-sociale), spesso può impiegare un periodo variabile da 6 mesi a 5 anni. No. Non stiamo parlando di un'influenza.

Il processo di adattamento seguirà un suo decorso fisiologico... ogni caso un 'vaccino' (non ci sono 'antibiotici') esiste. Con semplici accorgimenti è possibile abbreviare questo periodo, ridurre i costi affettivi, ...migliorare lo stile di vita.

Il primo passo verso la 'normalità' è l'informazione: sapere che esitono 5 fasi progressive che, una per volta, si presenteranno.
Cercare di bypassarle significa rallentare il miglioramento.

La vita insegna che si può sempre e solamente andare avanti.
Questo è il nostro privilegio di esseri viventi.

La Pillola 5 vuole rappresentare solo una possibilità alternativa da accompagnare a ciò che già fai - se può essere il tuo caso - per fronteggiare un evento importante, fonte di stress.

Ecco l'introduzione che trovi sul file...


Il sole sorge. Ci svegliamo e lentamente la nostra giornata inizia a definirsi. Nella nostra mente e intorno a noi il presente inizia a prendere forma. Il futuro prossimo attende solo di essere affrontato: in buona misura non è troppo differente dal passato. Le relazioni, il lavoro (o lo studio), gli impegni... sono uno sfondo sicuro sul quale la nostra vita disegna la sua regolare traiettoria. Insomma... ogni cosa sembra scorrere da sé.
Poi - non si sa come e perché - qualcosa improvvisamente cambia, per sempre. Arriva la crisi.
La crisi si presenta ogni volta che un cambiamento importante interessa il nostro ambiente o il nostro stile di vita. Può essere fonte di stress e richiede spesso un forte investimento emotivo.
Crisi in greco (κρίσις) significa separare, discernere, valutare. L'immagine che rimanda il termine è una rottura da cui emergono dubbi profondi. Ogni crisi alimenta un senso di precarietà, di smarrimento e inquietudine. La percezione del futuro si riduce: ieri oggi e domani formano un unico presente dilatato.
Una crisi può riguardare diversi ambiti di vita (contesto socio-economico, relazioni professionali, familiari, amicali). Gli effetti maggiori si ripercuotono sui pensieri e sugli affetti, quindi sul comportamento.
La crisi in breve è un periodo di transizione tra uno stato di equilibrio e il successivo. Chiama a delle scelte necessarie per realizzare un miglioramento, un nuovo adattamento... una 'rinascita'.



Pillola 5



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domenica 25 novembre 2012

Il partner perfetto


Inizieresti un viaggio avendo molti biglietti in tasca ma senza conoscere la destinazione?
Senza sapere dove e quando potrai dire 'ora sono arrivato!'?
Qualcosa del genere può accadere nella ricerca del partner.


Quando un single vuole una relazione spesso cerca un corso online di seduzione. Un'azione perfetta! ...Se ci sono idee chiare su cosa si cerca in un'altra persona, se ciò che è importante per sé diventa una sensazione forte e costante. L'attenzione allora si sposta su 'come fare' a conoscere una persona: tutto il resto perde ogni importanza.
Te ne sarai accorto da te: quando non capita da sé, cercare o creare un'occasione per una nuova conoscenza è piuttosto semplice. Più facile che mantenerla.

La motivazione invece non è la direzione verso cui ti muovi, né un obiettivo: è il 'fuoco' del tuo motore. Quando lo senti, quando desideri 'partire' verso un percorso in compagnia... sai di essere pronto (e se non ci pensi... sei pronto sul serio!). Allora forse sarà difficile che il primo ostacolo possa a fermarti. Le competenze e le capacità che ti saranno utili... le scoprirai passo per passo. E le imparerai da te!

Il rischio di confondere 'vita di coppia' con 'seduzione' è diventare abile nel creare nuove conoscenze. 'Un passo oltre' la conoscenza forse riaffiorerà un pensiero che già conosci. Se la relazione non 'parte' il rischio maggiore è che si alimentano dubbi sul proprio modo di essere e sul proprio comportamento. Un... peccato! Se un dubbio ti stimola verso la scoperta, tre ti bloccano ...sotto una campana di vetro!

Questo viaggio - per 'preparazione' e durata - forse è il più lungo della tua vita!
Hai bisogno di certezze!

Se vuoi certezze puoi trovarle dentro di te. Solo tu sai cosa ti piace, cosa desideri per il tuo presente ...nel tuo futuro! E' da te - e da te solo - che può partire ogni tua azione. Se non lo fai già, impara a dubitare di ogni soluzione 'preconfezionata'. 'Non puoi vivere da solo/a', 'devi trovare una persona che ti meriti', 'per te sarebbe perfetto un uomo dolce', 'per te ci vorrebbe una donna premurosa'... Sono solo alcuni esempi. Sono possibilità lecite, ma devi sentire se sono davvero per te. I tuoi valori, il tuo carattere, ...quello che sei, qui, ora! è mutevole... L'unica certezza che hai sul tuo 'passo oltre' è che - anche se tutto intorno a te potrà cambiare - tu ci sarai ancora! Quando impari 'come sei fatto' sai riconoscere in anticipo quali sono i tuoi bisogni... e cosa ti resta indifferente! Potrai ascoltare tutti i consigli ed i pareri che vorrai. Non alimenteranno più confusione, ma ti saranno utili!
Ogni errore che ti insegna qualcosa di te è il tuo passo migliore. Temere di sbagliare significa temere di perdere delle certezze... di cui forse dubiti. Essere disposto a rischiare non significa 'mettersi a rischio'. Commettere un errore non significa 'essere sbagliati'!

Lasceresti mai una persona che ti da quello che vuoi e in cambio chiede qualcosa che hai in abbondanza?!
Nel mondo delle relazioni adulte esiste una regola, semplice, scontata e... dimenticata. Esistono due errori. Uno è smettere di imparare. L'altro è dimenticare.  La regola... si chiama  'dare e avere'. Una persona resterà con te per quanto ri-conosce valori possibilità utili e positivi (cioè in linea con i suoi valori e desideri). Lo stesso vale per ogni partner che incontri. Non pensare a 'ogni partner'. Puoi averne uno buono ...o molti incompleti. Inizia da te! Sii il tuo partner perfetto! Frequenta luoghi che parlano di te, compi azioni che ti rappresentano! Lì, in quei momenti, hai più possibilità di incontrare persone che ti assomigliano davvero (con cui condividere pensieri, emozioni e desideri).

Queste sono parole... Le parole e le intenzioni sono importanti. Ma quello che 'parla' è il tuo comportamento... Se vuoi arrivare lontano allora è dentro che devi guardare!

Facciamo un passo indietro: quali sono i requisiti di un partner perfetto?
La bellezza? Lo stile di vita? Poter viaggiare sulla stessa lunghezza d'onda? Forse un po' tutto questo...
C'è chi sostiene che le imperfezioni - ognuno ha qualità che possono essere considerate positivamente o negativamente, o... ignorate - possono passare sullo sfondo quando c'è la motivazione di restare accanto ad una persona. Restare forse significa fermarsi. Forse significa guardarsi intorno e confermare una scelta. La motivazione è fatta per metà di desiderio (leggi 'emozione') e metà di intenzione (leggi 'pensiero').
Il tuo 'fuoco'... è già acceso!

La Pillola 4 ti accompagna in un breve viaggio attraverso il tuo modo di essere. Chissà che non potrai scoprire nuove possibilità e risorse di cui puoi disporre.
Se hai già una relazione o no, questa è una piccola 'bussola' per il tuo vivere in coppia.



Pillola 4



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martedì 20 novembre 2012

Sviluppo Personale e web...


Efficacia personale

Uno dei primi studiosi ad utilizzare il termine è Albert Bandura, psicologo canadese che unisce alle idee della psicologia cognitiva i primi risultati della psicologia sociale.

Bandura dice che una persona è in grado di agire per quanto valuta positivamente la sua efficacia. Come si può essere motivati all'azione quando gli esempi di comportamento positivo sono pochi? 
E' relativo che l'esempio positivo venga da se stessi o dall'esterno: in ogni caso verrà adottato come riferimento.
Il senso di efficacia per Bandura è la capacità di agire attivamente e trasformativamente nel contesto verso un obiettivo. Presupposto e implicazioni dell'auto-efficacia sono:
  • avere degli obiettivi (pensarli e 'sentirli')
  • sapere come raggiungerli (con la ragione e l'intuito)
  • valutare il risultato (vantaggi cognitivi ed emotivi)

Stress

La mancanza di obiettivi, di un piano per raggiungerli o di una pospettiva positiva, come la presenza di troppi obiettivi, di un piano per raggiungerli troppo sofisticato o di una pospettiva positiva oltre le proprie possibilità, hanno effetti analoghi: l'individuo è poco motivato ad agire. L'azione è sempre supportata da una 'giusta' quantità di tensione, o 'stress'.
Quando si parla di stress si intende un adattamento ad una situazione nuova. Che il cambiamento sia 'subìto' o cercato attivamente, in ogni caso c'è una fisiologica serie di effetti:
  • sul corpo,
  • sul pensiero,
  • sulle emozioni e, in fine,
  • sul comportamento, quindi,
  • sulle relazioni.
L''eustress', o stress 'buono', è una tensione che ci stimola. Ci fa sentire attivi, motivati, vivi.
Questa tensione positiva, senza creare sovraccarichi, riesce ad attivare le risorse personali.
Programmi per lo 'sviluppo personale' sono un modo possibile per attingere allo 'stress' positivo.


Prospettive post-moderne su You-Tube...

Ok...  se hai notato i precedenti link credo che il messaggio è chiaro. Su Wikipedia puoi trovare tutte le definizioni e la teoria che vuoi.
Ma puoi provare con qualcosa di diverso, se vuoi, restando dove sei.
Ogni sviluppo avviene un passo per volta.

Monologo sulla vita (Big Kahuna)

Ho commesso tutti gli errori... (Ogni maledetta domenica)

Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo (Will Hunting)

Osate cambiare, cercate nuove strade (L'attimo fuggente)

Se vuoi qualcosa, vai e inseguila (La ricerca della felicità)

Questa volta è tutto ciò che hai (K-Pax)


Sul web...

Sul sito ASPIC Pescara puoi trovare dei contributi originali come le Pillole ...ma poter scegliere deve essere sempre una tua facoltà!
Vuoi migliorarti?!  Il web è una risorsa di tutti. Qualunque siano le tue preferenze, i tuoi valori, i tuoi obiettivi, qui potrai trovare 'pane per i tuoi denti'!
Ecco una selezione dei migliori siti e/o blog per lo sviluppo personale!


Leadership
Sviluppo Leadership: un blog ben fatto per 'sviluppare te stesso per poter guidare gli altri'. Se vuoi comprendere e migliorare il tuo lavoro in equipé allora devi visitarlo!

Efficacia personale
EfficaceMente: blog dedicato alla crescita personale, pratico da consultare ed ...applicare! Forse è uno dei migliori spazi sul web dedicati all'argomento. Raccomandato!
MindCheats: letteralmente 'trucchi per utilizzare la mente'. La crescita personale vista dagli occhi di chi studia economia. Quando la 'botte piccola' fa il vino buono...
Crescita-Personale:  un 'giovane' blog centrato sul coaching e lo sviluppo personale, gradevole, interessante, intelligente. E le 'Risorse'... perché non dargli un'occhiata?!

Ginnastica per la mente
Efficacemente: un sito tecnico con una spiccata impronta cognitiva ma creato per la divulgazione e l'utilizzo. Una vera palestra on-line per le tue funzioni esecutive... A volte non c'è bisogno di molte parole...

Spiritualità
Re Interiore: varcata la soglia troverai scritto "E' meglio conquistare te stesso piuttosto che vincere mille battaglie". Per chi non disdegna la trascendenza, ecco recensioni di libri, link e un volume enciclopedico di post!
Vita Suprema: a metà tra la psicologia e la spiritualità. Due chiavi differenti che aprono la porta allo sviluppo delle potenzialità umane.

Psicologia e dintorni
La Palestra della Felicità: che bello! Un sito divertente ma di ampie vedute dedicato alla felicità! Uno staff dinamico, un assortimento di categorie, argomenti, link, pagine... Quando il web emana saggezza...
Energia Creativa: qual'è il comune denominatore tra arte, marketing e crescita personale?! Una risposta probabilmente la troverai in questo blog! 4 anni di blog vivo e colorato!


Hai trovato?!



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lunedì 5 novembre 2012

La libertà di essere

L'assertività è la capacità di affermare positivamente i propri bisogni ed esigenze nel rispetto di se stessi e dell'altro. Se non ascoltiamo e rispettiamo noi stessi, quanto possiamo essere in grado di ascoltare e rispettare l'altro? Questo fenomeno potrebbe valere anche al contrario.

L'assertività riguarda la concezione di sé, ed i suoi effetti, all'interno dei rapporti interpersonali.
La teoria dice che il comportamento assertivo si colloca a metà su un continuo tra comportamento passivo, in cui si antepongono i bisogni dell'altro, e comportamento aggressivo, in cui si antepongono i propri bisogni.
Nel comportamento assertivo si considerano tanto i bisogni propri che quelli altrui, equilibrando le richieste che ognuno fa a se stesso e all'altro. Nella pratica questo equlibrio consente di essere più autentici e di vivere pienamente la relazione.

Il presupposto con cui si relaziona una persona assertiva è che non c'è nulla di sconveniente nel considerare i propri bisogni, nell'ascoltarli, nel condividerli. Ognuno di noi, anche senza saperlo, molte volte è stato ed è assertivo.
Portare l'attenzione sull'assertività consente però di vedere anche quando non lo siamo. Conoscere la teoria può essere utile per vedere come possiamo regolare un nostro equlibrio, cosa possiamo fare per avere un rapporto più aperto e funzionale con noi stessi.

Essere assertivi non significa solo evitare di comportarsi in modo passivo o aggressivo. Essere assertivi per gli altri è un pò come scegliere di non essere assertivi: mettere ancora l'altro al centro dei nostri bisogni. Mettere se stessi al centro - perché ognuno non può che essere il centro di se stesso - non è complicato, né difficile. La difficoltà è dismettere un'abitudine, fare attenzione - le prime volte ci vorrà un pò di fiducia e di pazienza - al bisogno personale che l'altro sollecita in noi. Trovato quello, nelle prime occasioni utili, il comportamento assertivo probabilmente emergerà da sé, con semplicità.

Primo passo per agire in modo assertivo è riconoscere e legittimare la propria libertà.
Una persona quando non si sente libera potrebbe non vedere che può pensare, sentire e agire in modo più ampio e coerente con ciò che è. Un ambiente sociale poco etereogeneo e stimolante può portare a ristringere progressivamente la propria attenzione. Le richieste di quello stesso ambiente possono venire percepite come predominanti e possono indurre a dimenticare che ci sono sempre anche altre possibilità di azione.
L'assertività non può che esprimersi attraverso il comportamento.

La Pillola 3 può dare qualche strumento, offrire alcuni spunti per attivare risorse utili, portare l'attenzione sulla cura del rapporto con te stesso.


Pillola 3



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sabato 20 ottobre 2012

Migliora te stesso!

Esiste una persona che ti accompagnerà ovunque andrai. Indovina chi è?!

Quella stessa persona è il tuo miglior alleato: sarà disposto a fare carte false pur di essere dalla tua parte. Tra tutte le persone che incontrerai, in cambio di assistenza di base (svegliarlo, curarne la pulizia, accompagnarlo a pranzo, tenerlo occupato con qualcosa che sia in grado di fare, portarlo in giro a sbrigare faccende, soddisfarne bisogni essenziali, assisterlo nelle scelte, talvolta, fargli incontrare persone come lui e accompagnarlo a letto) lui ci sarà volentieri e sarà disponibile ogni volta che potrà. Non ti chiederà denaro. Non saprebbe che farsene, lui. Lui i soldi te li riporta. Sostenibile, no?!


Quello è il tuo corpo. Si da il caso che tra i vari organi che lo compongono ce n’è anche uno formato da cellule che si chiamano neuroni. Come tutti gli altri organi compie il suo lavoro. Non scompone cibi o zuccheri, non accumula proteine, non sintetizza molecole o crea cellule, non mette in circolo elementi vitali, ormoni né anticorpi. Cioè, fa tutto questo, ma lo fa anche con le tue percezioni.


Lui non è essenziale al funzionamento del corpo: lui di quel corpo ne è a capo. Se un’anima c’é (per maggiori informazioni puoi rivolgerti a lui e sapere che ne pensa), in qualche modo, lui ne sa qualcosa. Eccezionale… vero?


Sai che per il bene del tuo fegato puoi evitare i fritti, per i reni puoi bere molta acqua, puoi disinfettare i graffi, fare una serie di altre cose utili. Ma per un suo buon funzionamento, che fai? Scaricherai almeno questa Pillola?!

Pillola 2


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giovedì 18 ottobre 2012

Gestione del Tempo


Il tempo è la prima risorsa di cui disponi. È gratuito e democratico: le giornate sono di 24 ore, le ore di 60 minuti. Per tutti. Ma perché ad alcuni basta, ad altri no?


Al tempo oggettivo si accompagna un tempo soggettivo: un’ora di noia dura quanto un’ora di piacere?! Il tempo non sempre è uguale a se stesso. Nel suo fluire si rinnova. Di continuo. Checché ne dicano le lancette, può ‘comprimersi’ o ‘dilatarsi’ in modo soggettivo. Questo rende ogni istante unico.

Inoltre, qui, ora, domani e tra tre anni, resterà sempre collegato a un passato e a un futuro.

Il presente è l’unica cosa che collega ciò che sei stato con ciò che sarai. Immaginati tra un’ora o tra 15 anni. Dove sei, cosa fai? Ovunque ti sveglierai domattina, lì ci arriverai attraverso il presente. Ma quel futuro come si raggiunge?!

Prova a immaginare… non bisogna passare una serie di ‘presente’, più ‘presente’, più ‘presente’?! Se in tutti quei ‘presente’ hai puntato ad uno ed un solo futuro – ‘presente’ –, se sei stato – ‘presente’ – nei posti adatti, se – ‘presente’ – te ne sei andato quando i posti non erano quelli giusti… allora sì: al futuro che vuoi forse ci arrivi. Diventa presente.
Gestire il tempo è scegliere. È una scelta che fai per te.
E ora... sceglierai di scaricare il pdf?!

Pillola 1

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mercoledì 3 ottobre 2012

Arrivano le Pillole


"Sviluppo personale a portata di click!"


Ecco una breve auto-intervista a/di Giorgio Conti.


Cosa sono le Pillole?
Le Pillole sono dei semplici strumenti utili per lo sviluppo personale. In questo blog trovate i link da cui è possibile scaricarle: come delle vere pillole devono essere 'assunte' affinché possano fare effetto. Il file può essere condiviso e/o stampato.

A che servono?
Leggerle offre degli spunti. Compilarle è un po' come prepararsi per andare a correre: ideare un nuovo percorso e scegliere l'abbigliamento più adatto. Rileggerle dopo qualche tempo permette di sviluppare itinerari sempre migliori, realizzare scelte più opportune.

Come sono fatte?
Sono composte da circa 10 domande, una breve introduzione sull'argomento e una chiusura. In tutto 3 pagine. Eccone un esempio.




 
Quando ce ne sarà una nuova?

Tra 2 settimane, all'incirca.

Dove si trovano?
Sul blog, in alto a sinistra, in un menù (crescerà nei prossimi mesi) dove sono suddivise per argomenti. Da lì si accede all'area download del sito. I link compariranno anche sulla Newsletter. (Quindi, per chi ama la comodità, c'è un motivo in più per iscriversi...)


Perché 'Pillole'?
Perché sono brevi: messaggi concentrati in uno spazio ridotto. Perché danno dei piccoli input che ognuno è libero di elaborare come meglio crede. 'Vitamine' avrebbe reso meglio... ma 'pillole' ci piceva di più.

'Pillole'... ma non sembra un nome già sentito?!
Sì. Sono cresciuto con Quark, Piero Angela e le Pillole di Bruno Bozzetto. Loro sono stati gli inventori delle Pillole (e precursori di rinnovamenti epocali nel campo dell'informazione). Non credo di aver inventato nulla di nuovo. L'idea alla base è molto simile.

Come nascono?
Nascono da una bozza di qualche anno fà e dalla disponibilità di Raffaello (Dott. Caiano, Presidente dell'ASPIC Pescara). Lui ci ha visto del buono e mi ha dato questa possibilità di esprimermi. Le ha 'battezzate' lui.

Cosa ti spinge a scriverle?

La necessità della divulgazione; credere che la cultura è responsabilità, cura e partimonio di ognuno. Come disse Henry Ford "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti".

Cosa ci guadagni?
La soddisfazione di aver seminato una parola utile, forse. Se quel seme germoglia e mette frutti in Nuova Zelanda... questo mi basta!

Cosa vuoi dire a chi le leggerà?
Di stamparle su carta riciclata in f/r, se ne ha la pazienza. E, comunque le voglia stampare, buona lettura!


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martedì 3 luglio 2012

Come scegliere un corso di counseling


Le scuole di Counseling sono tutte uguali?
Suggerimenti per scegliere il meglio ed esserne ricompensati.

Molto spesso mi chiedono: “ci sono molti corsi di Counseling in Italia, io vorrei il meglio per me…come posso scegliere?”
Certo, essendo io il direttore di un corso di Counseling sarò sicuramente di parte, ma voglio comunque provare a fornire alcune idee per una scelta consapevole, visto che intorno al counseling ormai ci sono tante voci e proposte che possono disorientare chi voglia accingersi a fare una scelta formativa. 
La cosa più importante è operare dei confronti, e naturalmente sapere quali criteri applicare nel confrontare varie proposte formative. Per queste ragioni cercherò di fornire alcune indicazioni utili.
La storia del Counseling nel nostro paese inizia nei primi anni ’80, sono gli anni in cui l’Aspic inaugura il primo corso di formazione in counseling in Italia (1984) ed in seguito la pratica e l’insegnamento costituirà l’impegno di altre scuole presenti sul territorio nazionale, come l’IFREP a Roma e l’Istituto Change di Torino. 
Queste sono realtà che hanno una lunga tradizione non solo in ambito formativo, ma anche nel campo della ricerca e applicazione nel settore.
Oggi in Italia si contano sulle dita di una mano le realtà che possono vantare una consolidata esperienza e una valida struttura organizzativa in grado di erogare formazione di qualità.

Negli anni sono nate e nascono continuamente “scuole” “istituti” e “corsi” di dubbia serietà. Si tratta di un fenomeno notevole, basti pensare che secondo uno studio dell’ISFOL già nel 2005 l’80% delle scuole di counseling in Italia erano nate negli ultimi 6 anni.

Come mai tanto sviluppo?
I fattori sono sicuramente molteplici. Certamente il settore si presta facilmente alle mire di molti business man che percepiscono l’universo del Counseling come una possibile fonte di profitto. Cosa rende il settore così attraente?
- Chi vuole iscriversi a un corso di counseling è per lo più motivato dal bisogno di imparare un mestiere e dall’idea romantica di poterlo fare aiutando gli altri: un’ottima leva commerciale!
- Per avviare un corso di counseling si possono reclutare docenti non esperti a costi bassissimi e prendere in affitto delle aule solo per i giorni di lezione: in pratica nessun investimento!
Risultato: business assicurato!

Tutto ciò porta alla nascita di corsi improvvisati, con poca sostanza e ancor meno esperienza.
Solitamente hanno una linea di marketing aggressiva e altisonante ed esibiscono dubbi accreditamenti ad albi o addirittura patrocini e convenzioni di stato e regioni. Per non parlare di quelle che arrivano a scrivere di essere convenzionate con l’università per fregiarsi di un titolo quando in verità si tratta di semplici convenzioni di tirocinio!
Counseling OpenDay 2011 al museo V. Colonna

Quello che suggerisco quando si sceglie una scuola di counseling, è di assicurarsi che:
-  L’ente che organizza il corso sia autorevole ed abbia prestigio nel settore. Per verificarlo informatevi sulla storia dell’organizzazione. Il prestigio del diploma in un settore delicato e in rapido sviluppo può fare la differenza nel successivo inserimento professionale!
-  Il riconoscimento di cui si fregia abbia un reale valore sul mercato o sono specchi per le allodole? E’ bene ricordare che il counseling è una professione non regolamentata dallo stato e il solo accreditamento sensato che la scuola può offrire riguarda l’associazione di liberi professionisti cui fa riferimento. In Italia le più accreditate sono CNCP, Sico, Reico, Assocounseling e poche altre.
-  Che il percorso di studi sia almeno triennale per complessive 450 ore di formazione erogate secondo lo standard Europeo stabilito dall’E.A.C. European Association for Counselling che permette il riconoscimento del percorso a livello europeo.
-  Che l’organizzazione abbia all’attivo una cospicua produzione scientifica come libri, articoli e riviste di settore (Per esempio l’ASPIC ha una collana di oltre 140 titoli sul tema del counseling e della psicoterapia arricchitasi in oltre 25 anni di ricerche).
-  Abbia almeno una sede reale con un numero di telefono fisso e di fax oltre al sito e al cellulare!
-  Informarsi se esistono o no altre sedi in Italia.
-  Che siano presenti nello staff diverse figure professionali tra cui counselor, psicoterapeuti, laureati in scienze della formazione, in scienze sociali ma anche avvocati ed altre figure “non psi”.
-  Che sia accreditata ad una associazione di categoria seria (in Italia che ne sono 4/5: CNCP, Sico, Reico, Assocounseling, ecc.)
-  Che nel programma NON ci siano continui riferimenti a tematiche psicologiche (a meno che tu non sia uno psicologo e stia cercando un corso di counseling psicologico ma questo è un altro tipo di corso e deve essere di esclusivo per psicologi e studenti di psicologia).
-  Che i docenti siano esperti in counseling e non solo psicoterapeuti, psicologi, filosofi, ecc.
-  Che il pagamento sia rateale e che non ci sia l’obbligo di pagamento dell’intero corso qualora riteniate inutile continuare a frequentarlo. Per quanto riguarda i costi non fatevi ingannare da quei percorsi formativi che hanno un costo molto competitivo ed inferiore alla media del mercato: quello che risparmiate nella vostra formazione non lo recupererete nella vostra futura professione!

Esaurite tutte le vostre curiosità e domande:

-  Chiedete se terminato il percorso hanno in mente un modo per aiutare gli allievi ad inserirsi professionalmente.
-  Chiedete se è possibile frequentare oltre ad un semplice incontro di presentazione anche altre attività della scuola.
-  Chiedetevi se gli organizzatori siano o no esperti in counseling ossia se lavorano con successo da almeno 5 anni nel settore.

Infine valutate se vi sentite a vostro agio e attenti alle manipolazioni...il mondo è pieno di bravi venditori...specialmente in tempi di crisi!

Dr. Raffaello Caiano
Presidente ASPIC Pescara